Maze Runner – Il Labirinto

Pronti via, niente introduzioni e si comincia subito con Thomas che sale dalla botola. La mancanza di implicazioni sociologiche, politiche, esistenziali o distopiche, unita alla presenza del labirinto, sempre affascinante, fa viaggiare il film, che sostiene un ritmo elevato e coinvolgente.

Certo, se non per il finale, che ci rigetta nelle tematiche ormai viste e riviste del neo genere young adult.

Solo una cosa mi sfugge. Immaginate una radura popolata da soli ragazzi in età ormonale. Immaginate ora che venga sguinzagliata al suo interno una pulzella carina e senza memoria. Fatto? La poveretta non riesce a pomiciare neanche con il ragazzino di Game of Thrones.

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